In attesa che Bruxelles decida nei prossimi giorni, una sanzione di 3,5 miliardi di euro circa lo 0.£% del nostro PIL, ha generato nuovi realizzi nella seduta di ieri.
Il Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,5%, dopo che lo spread è arrivato a sfiorare i 290 punti, trascinando con sé il titolo del settore bancario. Si è così rotto anche il supporto a 20.400 ed è ora sotto attacco il 20.000 come dicevamo ieri. Ultima barriera è data dal 19.970 supporto di Fibonacci, poi ci sarebbero altri storni fino ad almeno 19.500.Al momento non c’è un segno verde. Riteniamo che il Governo dovrebbe occuparsi in primis dell’economia, che è sicuramente il tema più importante per i prossimi tre anni e dovrebbe farlo cercando di diminuire il debito, anziché alzarlo.
Intanto, sul fronte Brexit crescono i timori per un no deal visto che Boris Johnson (alla guida dei conservatori) è in pole position alla corsa per la successione della Premier May. Le conseguenze non sarebbero positive per le Borse.
Resta alta anche la tensione USA-Cina, nonostante Trump abbia cercato di stemperare i toni dichiarando che ci sono buone possibilità di raggiungere un accordo. In questo contesto le Borse, potrebbero continuare la strada del ribasso ,con ritorni del FtseMib verso 20000. Dopo lo storno a 19.500 è atteso uno sviluppo laterale, durante il quale si consiglia di riposizionarsi sulla borsa italiana, in vista di ripartenze future verso 21000 e poi verso 21500. Indicazioni per rialzi degni di nota giungeranno sopra 20500.
Il Dax non deve perdere il supporto di 11.840 pena una ulteriore discesa fino a 11.600.Successivamente si potrebbe arrivare a 11.300. Poi ripartenze verso fine Giugno.
Attenzione anche alla perdita del 2.800 da parte dell’ S&P nel pomeriggio perché porterebbe l’indice a 2.740.